Gioseffo Zarlino
L’istituzioni armoniche

a cura di Silvia Urbani

60,00

 

È una storia appassionante, lunga un trentennio, quella delle Istituzioni armoniche di Gioseffo Zarlino.
La vicenda inizia nel 1558, quando esce la princeps per i tipi di Pietro da Fino, poi multato dall’Inquisizione perché in possesso di libri proibiti, e prosegue con le impressioni del 1561, del 1562 e del 1573, tutte stampate dal senese Francesco de Franceschi, tipografo, editore e libraio attivo a Venezia nella seconda metà del Cinquecento. Nel 1589, pochi mesi prima della morte, Zarlino licenzia l’ultima versione dell’imponente trattato, inserendolo nel primo volume di Tutte l’opere «ora di nuovo corrette, accresciute e migliorate». Nell’ultima redazione, arricchita di esempi musicali e ampliata in molti capitoli, l’autore chiosa scrupolosamente i riferimenti e tutte le citazioni letterarie, senza risparmiare, attraverso pungenti allusioni, le critiche ai diffamatori delle sue Istituzioni.
L’opera è suddivisa in quattro parti. Nelle prime due, dedicate agli aspetti «contemplativi», si discetta e si indaga sull’arte sonora come scientia, secondo i canoni della tradizione, con un’approfondita indagine sull’origine della musica e sugli effetti che provoca nel comportamento dell’uomo. Nelle altre due, riservate alla «prattica», vengono fissate in modo didascalico e lapidario le regole da seguire nel contrappunto. Per Zarlino, che non intende introdurre novità clamorose ma chiarire il passato e insieme convalidare la prassi compositiva del suo tempo, la questione musicale è seria, importante, etica e politica insieme.

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Autore:
a cura di Silvia Urbani
Titolo L’istituzioni armoniche
anno pubblicazione 2011
dimensioni 17 x 24 cm
numero di pagine 764
contenuti extra 119 figure 207 ess. muss.
ISBN 9788896988244
Category:

COD: URANIA|SPECOLA_01

Gioseffo Zarlino

Silvia Urbani

Dedica
All’illustrissimo e reverendissimo signor Vincenzo Diedo, patriarca di Venezia

Proemio
Nel quale si dimostra in qual maniera la musica abbia avuto principio e come sia stata accresciuta, e si ragiona della divisione dell’opera

Prima parte
Nella quale (oltra molt’altre cose appartenenti alla cognizione perfetta della musica) copiosamente si ragiona dei numeri e delle proporzioni che sono le forme delle consonanze; ed è la prima della parte contemplativa

Seconda parte
Nella quale si tratta delle voci e dei suoni che sono la materia delle consonanze; ed è la seconda della prima parte della musica detta speculativa o contemplativa

Terza parte
Nella quale si tratta del modo di porre insieme le consonanze, che sono la materia di che si compone le cantilene, detto arte del contrapunto; ed è la prima della seconda parte della musica che si chiama prattica

Quarta parte
Nella quale copiosamente si tratta dei modi o tuoni che sono le forme delle composizioni musicali; ed è la seconda della seconda parte della musica detta prattica

Nota al testo

Silvia Urbani
Zarlino, musico «prattico» e speculativo, semplicemente perfetto

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