Agostino Steffani
Quanta certezza abbia da suoi principii la musica

a cura di Michele Geremia

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Alla fine del Seicento ormai Steffani era una personalità di spicco nell’Europa barocca, sia come compositore, sia come diplomatico. Ne rende conto Francesco Trevisan in un Elogio del primo Ottocento, qui riprodotto e rivolto agli accademici Filoglotti di Castelfranco Veneto. Vista la sua autorevolezza, Steffani venne chiamato in causa da un misterioso marchese A.G. che lo coinvolse per dar credito alle «proposizioni» espresse da lui. Nasce così la dotta dissertazione Quanta certezza abbia da’ suoi principii la musica, stampata ad Amsterdam nel 1695, che riscosse immediatamente un notevole successo. Il fisico, architetto e matematico Giordano Riccati, nelle sue Notizie di monsignor Agostino Steffani, scrive che «fu tanto applaudita specialmente in Germania» e che «se ne fece la traduzione in lingua tedesca ed otto volte si ristampò».
Quanta certezza è un vivace spaccato della cultura enciclopedica di Steffani che unisce il sapere dell’alto prelato a quello più disinvolto dell’uomo di corte, dalle sacre scritture ai padri e ai dottori della chiesa, dalla filosofia alla medicina, dall’astronomia alla geometria fino alla storia antica.

Autores:
a cura di Michele Geremia
Titolo Quanta certezza abbia da suoi principii la musica
anno pubblicazione 2011
dimensioni 17 x 24 cm
numero di pagine 80
ISBN 9788896988312
altre informazioni formato e-book (PDF)
Category:

COD: URANIA|SPECOLA_02-PDF

Agostino Steffani

Michele Geremia

Diplomato in organo e in clavicembalo al Conservatorio di Castelfranco Veneto, si è laureato all’Università di Padova, dove ha conseguito il dottorato di ricerca in musicologia. Ha curato l’edizione critica della Psalmodia vespertina e della raccolta Sacer Ianus quadrifrons di Agostino Steffani (2011). Svolge attività concertistica, sia come solista, sia in formazioni corali, orchestrali o da camera, in Italia e all’estero ed è direttore artistico dell'ensemble Seconda Prattica, un gruppo dedito all’approfondimento del repertorio barocco mediante l’uso degli strumenti originali. È titolare dell'organo Zordan (1882) nella chiesa arcipretale di S. Antonio Abate a Marostica.

Michele Geremia

Agostino Steffani
Quanta certezza abbia da’ suoi principii la musica ed in qual pregio fosse perciò presso gli antichi

Francesco Trevisan
Elogio di Agostino Steffani

Nota ai testi

Michele Geremia
Agostino Steffani da Castelfranco a Francoforte

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