LA LUCE DEI TEMPI
un romanzo di Stefano Mazzoleni
Un archeologo veneziano, rapito dal fascino della storia e immerso nel mondo della ricerca, dell’immaginario di mondi lontani, si avventura in un viaggio inseguendo tracce di civiltà che possono ancora raccontare e insegnare qualcosa. Insieme alla bella Hanzade, affermato architetto turco, inseguono un misterioso libro contenente regole che permettono di acquisire poteri straordinari; una ricerca che li porta a visitare i luoghi più caratteristici del passato della penisola anatolica e che si concluderà nel cuore del paese dove troveranno la chiave di lettura di tutta la loro esistenza.
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Stefano Mazzoleni
Direttore d’orchestra, studia presso il Conservatorio “Steffani” di Castelfranco Veneto (TV) diplomandosi in Contrabbasso, Musica corale e Direzione di coro. Successivamente si perfeziona in Composizione presso la Scuola di Musica di Fiesole con Sylvano Bussotti e in direzione d’orchestra alla Hochschule für Musik di Vienna.
Ha diretto numerose orchestre in diversi paesi.
È stato fondatore e direttore artistico del Festival Finestre sul Novecento (Treviso) dedicato alla musica e alla cultura del nostro tempo, a cui hanno partecipato i migliori esponenti della musica contemporanea italiana e internazionale.
È stato professore e direttore dell’Orchestra del Conservatorio di Lecce e ha insegnato musica da camera al Conservatorio di Vibo Valentia.
Dal 2010 è direttore artistico del Salotto Musicale, festival di musica da camera ed è stato anche direttore principale e consulente artistico del festival Palermo Classica.
Dal 2015 ha girato il mondo con “Incantevole Italia”, progetto creato insieme al regista Tony Paticchio e dedicato alle bellezze del Belpaese e alla musica di Nino Rota.
Come compositore ha realizzato colonne sonore per documentari prodotti da San Paolo Audiovisivi; la scena musicale per lo spettacolo teatrale “Matricule” di Luc Bassong; nel 2019, con il compositore trevigiano Gianni Ephrikian, Marco Polo, un concerto per pianoforte e orchestra e l’anno successivo un quartetto d’archi.