Testimoni custoditi presso la biblioteca del conservatorio Nicolò Paganini di Genova
Carta: 4 bifogli in formato oblungo (225 x 590 mm), possibilmente fabbricati dalla cartiera genovese:
- (S.) Patrone, durante un ciclo produttivo collocabile attorno alla metà degli anni Sessanta.[1]
Specchio scrittura: 10 righi x 1829 mm
Luogo di realizzazione: Genova
Sinfonie in Mi Bemolle maggiore, Si bemolle maggiore e La maggiore – I-Gl Fondo Antico Scat. 26.6
Nel fascicolo di basso, a carta 1r, sono presenti le segnature:
- alto – vertice sx (lapis) «Sc. 26», integrato (inchiostro) «[Sc]AT. [26].6»
- appena sotto – sx (timbro in inchiostro blu) «Liceo Musicale Nicolò Paganini Genova/ Biblioteca»
- al centro (inchiostro) «Basso»
- appena sotto (inchiostro) «Luchesi Sinf.».
Fascicolo di Basso dei tre frammenti di sinfonie, copiate a Genova da copista ignoto Conservatorio Nicolò Paganini di Genova, Fondo Anico, Scat. 26.6
Testimoni custoditi presso la SLUB Dresden (Sächsische Landes – Staat- und Universitätsbibliothek) provenienti dalla antica collezione reale
Carta: 12 bifogli in formato oblungo (230 x 650 mm), di carta di tipo Real (460 x 650 mm), fabbricata dalla cartiera veneziana del distretto cartario di Salò:
- Francesco Fondrieschi (FF|cometa), in uno dei tre edifici affittati dalla ditta durante il ciclo produttivo triennale 1767-1769 o precedente.[2]
Specchio scrittura: 10 righi x 189 mm.
Luogo di realizzazione: Venezia.
Sinfonia in Mi bemolle maggiore (fascicolo di Basso), copiata a Venezia dal Copyist S-Dl 512 SLUB di Dresda, Mus. 3478-N-1,2
Sinfonia in Si bemolle maggiore – D-Dl Mus. 3478-N-1,1
Frontespizio sul fascicolo/parte strumentale di Basso: «Sinfonia/ a otto parti/ Del Sigr Andrea Lucchesi/ Basso».
Sul frontespizio sono presenti le segnature:
- alto – vertice sx (inchiostro) «1»; a lato (inchiostro) «Venezia»; centro (inchiostro) «A»; centro (lapis) «.1. 1.»
- appena sotto – sx (lapis, indi barrato) «Cs II»
- al centro – dx (timbro in inchiostro blu) «Bibliotheca Musica Reale»
- basso – sx (lapis) «Mus. 3478-N-1,1»; al centro (inchiostro) «F.4.»; dx (lapis), «1».
Sinfonia in Mi bemolle maggiore – D-Dl Mus. 3478-N-1,2
Frontespizio sul fascicolo/parte strumentale di Basso: «Sinfonia/ a otto parti/ Del Sigr Andrea Lucchesi/ Basso».
Sul frontespizio sono presenti le segnature:
- alto – vertice sx (inchiostro) «6»; a lato (inchiostro) «Venezia»; centro (inchiostro) «B»; centro (lapis) «.1.»; a dx (lapis) «2.»
- appena sotto – sx (lapis, indi barrato) «Cs II»
- al centro – dx (timbro in inchiostro blu) «Bibliotheca Musica Reale»
- basso – sx (lapis) «Mus. 3478-N-1,2»; al centro (inchiostro) «F.5»; dx (lapis) «1».
Commenti:
Come segnato nei vertici in alto a sinistra i testimoni sono chiaramente copiati a Venezia; le grafie dei due copisti (Rism Copyist S-Dl 512 e 362), autori di diverse copie veneziane dei quartetti Op. 9 (Hob. III:19-24) e Op. 17 (Hob. III: 25-31), di copie di sonate ma anche di arie e sinfonie soprattutto provenienti dal teatro San Benedetto, rendono ulteriormente attendibile l’ipotesi della provenienza attraverso J.G. Naumann (1768) formulata da C. Valder-Knechtges. Quanto alla carta, prodotta in una delle tre cartiere affittate dalla ditta Francesco Fondrieschi di Toscolano, essa non è descritta nei repertori di filigrane consultati.
Prima filigrana gemella utilizzata in una delle tre cartiere a disposizione della ditta Francesco Fondrieschi (distretto cartario di Salò), nella fabbricazione di carta di formato Real durante il ciclo produttivo triennale 1767-1769 – disegno
Seconda filigrana gemella utilizzata in una delle tre cartiere a disposizione della ditta Francesco Fondrieschi (distretto cartario di Salò), nella fabbricazione di carta di formato Real durante il ciclo produttivo triennale 1767-1769 – disegno
Testimoni custoditi presso il Nàrodnì Muzeum di Praga – antica collezione del conte Christian Phillip Clam-Gallas (castello di Frydlant)
Carta: 86 bifogli in formato folio (325 x 460 mm), di carta di tipo Real (460 x 650 mm), fabbricata dalle cartiere veneziane del distretto cartario di Salò:
- Gaudenzio Fossati (GF), durante ciclo produttivo triennale 1767-1769 (62 bifogli e mezzo)[3]
- Vicenzo Vicario (W, due V incrociate), durante i cicli produttivi triennali 1767-1769 (8 bifogli) e 1770-1772 (2 bifogli)[4]
- Eredi Andrea Fossati (HAF), durante ciclo produttivo triennale 1770-1772 (15 bifogli e mezzo).[5]
Specchio scrittura: 12 righi x 250-251 mm.
Luogo di realizzazione: Vienna
Sinfonia in Si bemolle maggiore – CZ-Pnm XLII C 107
Frontespizio sul fascicolo/parte strumentale di Basso: «In B/ N° 1/ Sinfonia/ a/ 2 Violini/ 2 Oboe/ 2 Corni/ Viola/ e/ Basso/ Del Sigre Andrea Luchesi».
Sul frontespizio sono presenti le segnature:
- alto – vertice sx (inchiostro) «N° 1»; centro (inchiostro) «14»; dx (inchiostro, in grafia del KapellmeisterP. Speer) «C. Clam Gallas.»
- appena sotto – sx (timbro in inchiostro) «XLII C 107»
- appena sotto – dx (timbro in inchiostro blu) «Graf Clam Gallas»
- appena sotto – dx (etichetta adesiva in inchiostro blu) «982»
- basso – dx (lapis) «982».
Sinfonia in Re maggiore (fascicolo di Basso), copiata a Vienna dal contrabbassista e copista Friedrich Pischelberger, Národní Muzeum di Praga, XLII A 56
Sinfonia in Re maggiore (fascicolo di Violino Primo), copiata a Vienna dal contrabbassista e copista Friedrich Pischelberger,
Národní Muzeum di Praga, XLII A 56
Sinfonia in Re maggiore (fascicolo di Violino Primo), copiata a Vienna dal contrabbassista e copista Friedrich Pischelberger
Národní Muzeum di Praga, XLII A 56
Sinfonia in Sol maggiore – CZ-Pnm XLII C 108
Frontespizio sul fascicolo/parte strumentale di Basso: «In G#/ N° 2/ Sinfonia/ a/ 2 Violini/ 2 Oboe/ 2 Corni/ Viola/ e/ Basso/ Del Sigre Andrea Luchesi».
Sul frontespizio sono presenti le segnature:
- alto – vertice sx (inchiostro) «N° 2»; centro (inchiostro) «14»; dx (inchiostro, in grafia del KapellmeisterP. Speer) «C. Clam Gallas.»
- appena sotto – dx (timbro in inchiostro blu) «Graf Clam Gallas»
- appena sotto – sx (timbro in inchiostro) «XLII C 108»
- appena sotto – dx (etichetta adesiva in inchiostro blu) «983»
- basso – dx (inchiostro) «983».
Prima filigrana gemella utilizzata dalla ditta Vicenzo Vicario (distretto cartario di Salò), nella fabbricazione di carta di formato Real durante il ciclo produttivo triennale 1767-1769 – disegno
Sinfonia in Re maggiore – CZ-Pnm XLII A 56
Frontespizio sul fascicolo/parte strumentale di Basso: «In D#/ N° 3./ Sinfonia/ a/ 2 Violini/ 2 Oboe/ 2 Corni/ Viola/ e/ Basso/ Del Sigre Andrea Luchesi».
Sul frontespizio sono presenti le segnature:
- alto – vertice sx (inchiostro) «N° »; centro (inchiostro) «14»; dx (inchiostro, in grafia del Kapellmeister J.P. Speer) «C. Clam Gallas.»
- appena sotto – sx (timbro in inchiostro) «XLII A 56»
- appena sotto – dx (timbro in inchiostro blu) «Graf Clam Gallas»
- appena sotto – dx (etichetta adesiva in inchiostro blu) «181»
- basso – dx (timbro inchiostro) «68565».
Sinfonia in Do maggiore – CZ-Pnm XLII A 57
Frontespizio sul fascicolo/parte strumentale di Basso: «In C/ N° 4/ Sinfonia/ a/ 2 Violini/ 2 Traversi/ 2 Corni/ Viola/ e/ Basso/ Del Sigre Andrea Luchesi».
Sul frontespizio sono presenti le segnature:
- alto – vertice sx (inchiostro) «N° »; centro (inchiostro) «16»; dx (inchiostro, in grafia del Kapellmeister J.P. Speer) «C. Clam Gallas»
- appena sotto – sx (timbro in inchiostro) «XLII A 57»
- appena sotto – dx (timbro in inchiostro blu) «Graf Clam Gallas»
- appena sotto – dx (etichetta adesiva in inchiostro blu) «182»
- basso – dx (inchiostro) «68566».
Sinfonia in Mi maggiore – CZ-Pnm XLII C A 58
Frontespizio sul fascicolo/parte strumentale di Basso: «In E#/ N° 5/ Sinfonia/ a/ 2 Violini/ 2 Oboi/ 2 Corni/ Viola/ e/ Basso/ Del Sigre Andrea Luchesi».
Sul frontespizio sono presenti le segnature:
- alto – vertice sx (inchiostro) «N° »; centro (inchiostro) «14»; dx (inchiostro, in grafia del Kapellmeister J.P. Speer) «C. Clam Gallas.»
- appena sotto – sx (timbro in inchiostro) «XLII A 58»
- appena sotto – dx (timbro in inchiostro blu) «Graf Clam Gallas»
- appena sotto – dx (etichetta adesiva in inchiostro blu) «183»
- basso – dx (inchiostro) «68567».
Sinfonia in Mi bemolle maggiore – CZ-Pnm XLII C 1
Frontespizio sul fascicolo/parte strumentale di Basso: «In Eb/ N° 6/ Sinfonia/ a/ 2 Violini/ 2 Oboi/ 2 Corni/ Viola/ e/ Basso/ Del Sigre Andrea Luchesi».
Sul frontespizio sono presenti le segnature:
- alto – vertice sx (inchiostro) «N° 6»; centro (inchiostro) «14»; dx (inchiostro, in grafia del KapellmeisterP. Speer) «C. Clam Gallas.»
- appena sotto – dx (timbro in inchiostro blu) «Graf Clam Gallas»
- appena sotto – dx (etichetta adesiva in inchiostro blu e nero) «1257/XLII C1»
- basso – dx (lapis) «1257».
Commenti:
I testimoni recano tracce dell’esondazione del fiume Drava che afflisse Praga nel 2002; benché in alcuni di essi permanga un alone scuro che solo disturba la lettura delle note in quello della sonata in Mi bemolle maggiore tutti i fascicoli sono divenuti pressoché illeggibili, poiché l’acqua ha sciolto quasi totalmente l’inchiostro.
Le carte utilizzate da Friedrich Pischelberger per scrivere i fascicoli strumentali delle prime tre sinfonie sono tutte fabbricate durante l’ultimo ciclo produttivo degli anni Sessanta; solo a partire dalla copia della quarta sinfonia (Do maggiore), dopo aver usato cinquantadue bifogli di carta GF e W “vecchia”, Pischelberger ricorse a mezzo bifolio di carta Eredi Andrea Fossati (HAF –– fabbricata durante il triennio produttivo 1770-1772). Nel copiare la quinta sinfonia (Mi maggiore), Pischelberger fu costretto ad usare tre bifogli di carta Eredi Andrea Fossati (HAF), e due prodotti da Vicenzo Vicario (W – fabbricata durante il triennio produttivo 1770-1772); solo i fascicoli di Basso e Violoncello e quello di Viola furono copiati senza fare ricorso a carte degli anni Settanta. Nella copia della sesta sinfonia la quantità di carta “vecchia” si ridusse ulteriormente tanto che il solo fascicolo di basso fu copiato con la carta Gaudenzio Fossati della fine degli anni Sessanta. Questi aspetti, che suggeriscono come Pischelberger abbia dapprima copiato tutti i fascicoli di basso con i frontespizi e solo successivamente si sia dedicato a copiare la musica, legittimano la datazione dei testimoni delle sinfonie di Andrea Luchesi, copiate a Vienna e cedute al conte C. Clam-Gallas, ai primissimi anni Settanta, più precisamente tra il 1771 e il 1773.
Le segnature «14» o «16» poste al centro dei frontespizi corrispondono al numero di bifogli necessari a copiare ogni sinfonia. L’uso di un bifolio e mezzo per scrivere le parti dei fiati, pagati 10 kreuzer ca., dimostra come l’aspetto estetico della copia sia stato particolarmente curato e, grazie agli studi di S.C. Fischer, è oggi possibile quantificare il prezzo pagato dal conte Clam-Gallas per procurarsi copia delle sinfonie di Andrea Luchesi. Al più tardi nel 1773, Pischelberger inviò una ricevuta per copie di musica al segretario e Kapellmeister del principe J.P. Speer che, sulla scorta di quella inviata nel 1775 al capitano von Beecke, Kapellmeister del principe Kraft Ernst di Oettingen-Wallerstein, doveva recitare:[6]
Nota
Dass ich Endes geferttigter von / Titl / Hrn. Sekretar
Speer vor sechs stück luchesische Synfonien
10 fl. Und 20 Xr. Richtig und baar empfangen habe, bescheinige [ich]
hiemit unter eigenhändiger Fertigung.
Pischelberger Copistmpria
Speer Sekretarmpria
Che ho finalmente ricevuto da / Titl / Signor Segretario
Speer davanti a sei pezzi di sinfonie di Luchesi
10 fl. E 20 Xr. Correttamente e in contanti, certifico [io]
con la presente con la mia stessa calligrafia.
Pischelberger Copistampria
Speer Segretariompria
Se si considera che ogni bifolio di musica copiata veniva pagato 7 kreuzer e le coperte, ovvero i frontespizi, potevano essere pagate 3 kreuzer in più, F. Pischelberger ricevette per ogni sinfonia – 14/16 bifogli di musica copiati – 1 fiorino 41-55 kreuzer.
Poiché le tre sinfonie Op. II furono annunciate nel Bönnisches Intelligenz-Blatt del 12 luglio 1774 a 3 fiorini e 20 pezzi, il prezzo pagato dal conte C. Clam Gallas per le sei sinfonie fu particolarmente alto e tale da escludere che le sue copie possano provenire dalle edizioni Rommerskirchen o Breitkopf. Sembra pertanto legittimo ritenere che il conte abbia acquistato le sinfonie a Vienna prima dell’edizione bonnense del 1773. Dato che alle parti strumentali di provenienza viennesi non furono mai associati duplicati degli archi, scritti solitamente nella carta in uso presso l’orchestra del conte Clam-Gallas se non già compresi nei testimoni, non vi è la certezza che la sinfonia sia stata eseguita, mentre prende valore l’ipotesi di un acquisto per fini collezionistici.
Testimoni custoditi presso il Nàrodnì Muzeum di Praga – antica collezione dei conti Waldstein (castello di Hirschberg am See/ Doksy)
Carta: 72 bifogli (86, contando la copia della dispersa sinfonia in Sol maggiore), in formato folio (325 x 230 mm), di carta di tipo Real (460 x 650 mm), fabbricata dalle cartiere veneziane del distretto cartario di Salò:
- Gaudenzio Fossati (GF), durante ciclo produttivo triennale 1770-1772;[7]
Specchio scrittura: 12 righi x 250-251 mm.
Luogo di realizzazione: Vienna.
Sinfonia in Si bemolle maggiore – CZ-Pnm XXXIV B 130
Frontespizio sul fascicolo/parte strumentale di Basso: «In B./ N° 1 (abraso, indi), 2/ Sinfonia/ a/ 2 Violini/ 2 Oboe/ 2 Corni/ Viola/ e/ Basso/ Del Sig. Antrea Luchesi».
Sul frontespizio le segnature:
- alto – vertice sx (timbro in inchiostro), «XXXIV B 130»; centro (inchiostro), «14»;
- appena sotto – sx (Rothel), «L 12»;
- appena sotto – dx (inchiostro, sottolineato Rothel), «Nro»;
- basso – dx (inchiostro), «4».
Sinfonia in Re maggiore (frontespizio) in grafia di I Copista Professionista Viennese collega di F. Pischelberger Národní Muzeum di Praga, XXXIV B 131
Sinfonia in Re maggiore (parte di Basso) in grafia di I Copista Professionista Viennese collega di F. Pischelberger Národní Muzeum di Praga, XXXIV B 131
Sinfonia in Re maggiore (parte di Violino Primo) in grafia di II Copista Professionista Viennese collega di F. Pischelberger
Národní Muzeum di Praga, XXXIV B 131
Sinfonia in Re maggiore (parte di Violino Primo) in grafia di II Copista Professionista Viennese collega di F. Pischelberger,
Národní Muzeum di Praga, XXXIV B 131
Sinfonia in Sol maggiore
Dispersa, ma sicuramente copiata usando 14 bifolgi di carta Gaudenzio Fossati, fabbricata durante il ciclo produttivo triennale 1770-1772.
Sinfonia in Re maggiore – CZ-Pnm XXXIV B 131
Frontespizio sul fascicolo/parte strumentale di Basso: «In D#/ N° 3 (abraso, indi) 1/ Sinfonia/ a/ 2 Violini/ 2 Oboe/ 2 Corni/ Viola/ e/ Basso/ Del Sig. Andrea Lughesi».
Sul frontespizio le segnature:
- alto – vertice sx (timbro in inchiostro), «XXXIV B 131»; centro (inchiostro), «14»;
- appena sotto – sx (Rothel), «L 12»;
- appena sotto – dx (inchiostro, sottolineato Rothel), «Nro»; dx (lapis), «28 Blatt»;
- basso – dx (lapis), «Compl»;
- basso – dx (inchiostro), «5».
Sinfonia in Do maggiore – CZ-Pnm XXXIV B 129
Frontespizio sul fascicolo/parte strumentale di Basso: «In C/ N° 4/ Sinfonia/ a/ 2 Violini/ 2 Traversi/ 2 Corni/ Viola/ e/ Basso/ Del Sig. Andrea Luchesi».
Sul frontespizio le segnature:
- alto – vertice sx (timbro in inchiostro), «XXXIV B 129»; centro (inchiostro), «16»;
- appena sotto – sx (Rothel) «L 12»;
- appena sotto – dx (inchiostro, sottolineato Rothel), «Nro»; dx (lapis), «33 Blatt»;
- basso – dx (lapis), «Compl»;
- basso – dx (inchiostro), «3».
Sinfonia in Mi maggiore – CZ-Pnm XXXIV B 128
Frontespizio sul fascicolo/parte strumentale di Basso: «In E#/ N° 5/ Sinfonia/ a/ 2 Violini/ 2 Oboe/ 2 Corni/ Viola/ e/ Basso/ Del Sig. Andrea Luchesi».
Sul frontespizio le segnature:
- alto – vertice sx (timbro in inchiostro), «XXXIV B 128»; centro (inchiostro), «14»;
- appena sotto – sx (Rothel), «L 12»;
- appena sotto – dx (inchiostro, sottolineato Rothel), «Nro 5»; dx (lapis), «28 Blatt»;
- basso – dx (lapis), «Compl»;
- basso – dx (inchiostro), «2».
Sinfonia in Mi bemolle maggiore – CZ-Pnm XXXIV B 127
Frontespizio sul fascicolo/parte strumentale di Basso: «In Eb/ N° 6/ Sinfonia/ a/ 2 Violini/ 2 Oboe/ 2 Corni/ Viola/ e/ Basso/ Del Sig. Andrea Luchesi».
Sul frontespizio le segnature:
- alto – vertice sx (timbro in inchiostro), «XXXIV B 127»; centro (inchiostro), «14»;
- appena sotto – sx (Rothel), «L 12»;
- appena sotto – dx (inchiostro, sottolineato Rothel), «Nro 6»; dx (lapis), «28 Blatt»;
- basso – dx (lapis), «Compl»;
- basso – dx (inchiostro), «1».
Commenti:
La serie di parti separate copiate a Vienna e cedute ai conti Waldstein, scritta solo con carte fabbricate dalla ditta Gaudenzio Fossati durante il triennio produttivo 1770-1772, pare legittimamente essere stata realizzata poco dopo quelle copiate da F. Pischelberger per i conti Clam-Gallas. Poiché i due copisti e colleghi di Pischelberger non fecero ricorso a carte degli anni Sessanta si potrebbe ritenere che la scorta di carta vecchia si fosse esaurita o che una maggior cura li abbia indotti a usare un solo tipo di carta. In entrambi i casi i testimoni inviati ai conti Waldstein sono lecitamente databili 1772-1774. Come nella serie di parti copiate da F. Pischelberger, la segnatura «14» posta al centro del frontespizio corrisponde al numero di bifogli utilizzati per trarre le copie; ogni sinfonia fu pagata 1 fiorino e 41-55 kreuzer e, come il conte Christian Clam-Gallas, anche i conti Waldstein pagarono circa 10 fiorini e 30 kreuzer per l’intero ciclo. Poiché alle parti strumentali copiate a Vienna non furono mai associati dei duplicati degli archi l’ipotesi di un acquisto per fini collezionistici è sicuramente plausibile.
Testimoni custoditi presso la Fürst Thurn und Taxis Hofbibliothek di Regensburg – antica collezione del principe Karl Anselm di Thurn und Taxis (1733-1805)
Carta: 54 bifogli di carta dal formato simile a quello Real (460 x 650 mm), fabbricata dalle cartiere tedesche:
- 35 bifogli di carta (470-480 x 600 mm), in formato oblungo (235 x 600 mm), prodotta possibilmente dalla cartiera sita in Hegge presso l’abazia principesca di Kempten (Algovia), diretta da Johannes Georg Jacob (IGI – senza contromarca – fabbricata tra la fine degli anni Sessanta e i primissimi anni Settanta); [8]
- 17 bifogli di carta (c. 480 x 630 mm), in formato oblungo (237 x 630 mm), prodotta dalla cartiera di Wolfegg (ducato di Württemberg), diretta da Johann Anton Unold (IAV/ Wolfeg);[9]
- 2 bifogli di carta (c. 480 x 610 mm), in formato oblungo (240 x 610 mm – margini rifilati), prodotta verosimilmente dalla cartiera di Lauterach (nei pressi di Bregenz), diretta da Alois Stanheuser o altra cartiera dell’Algovia (4/ STB in cuore).[10]
Specchio scrittura: 2 x 5 righi x 96,5/97 mm e 3 x 3 righi x 57/57,5 mm.
Luogo di realizzazione: Baviera? Regensburg?
Sinfonia in Si bemolle maggiore – D-Rtt Luchesi 2
Frontespizio sul fascicolo/parte strumentale di Violetta: «Sinfonia/ a otto parti/ Del Sig. Andrea Luchesi/ //Violetta//».
Sul frontespizio le segnature:
- alto – dx (lapis blu), «[…].32»; vertice dx (inchiostro), «NB 2»;
- appena sotto – dx (inchiostro rosso) «N° 2»;
- basso – centro (lapis), «Luchesi 2»; a dx (lapis), «18 fol»;
- basso – dx (timbro inchiostro blu), «Fürstlich Thurn und Taxissche/ Hofbibliothek./»

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Sinfonia in Si bemolle maggiore (fascicolo di violetta), copiata in Germania da copista professionista (A) non identificato, Fürst Thurn und Taxis Hofbibliothek (Regensburg), Musikhandschriften, Luchesi 2

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Sinfonia in Si bemolle maggiore (fascicolo di Viola), copiata in Germania da copista professionista (A) non identificato, Fürst Thurn und Taxis Hofbibliothek (Regensburg), Musikhandschriften, Luchesi 2
Seconda filigrana gemella usata verosimilmente dalla cartiera di Johannes Georg Jacob (sita a Hegge, in Algovia, nelle vicinanze dell’abazia principesca di Kempten), nella fabbricazione di carta in un ciclo produttivo collocabile tra la fine degli anni Sessanta e i primissimi anni Settanta
Filigrana usata dalla cartiera Joseph Anton Unold di Wolfegg (Württemebrg), nella fabbricazione di carta durante un ciclo produttivo collocabile tra la fine degli anni Sessanta e i Primissimi anni Settanta – riproduzione tratta da CTMV P19A
Sinfonia in Sol maggiore – D-Rtt Luchesi 5
Frontespizio sul fascicolo/parte strumentale di Basso: «Sinfonia/ a otto parti/ Del Sig. Andrea Luchesi/ //Basso//».
Sul frontespizio le segnature:
- alto – dx (lapis blu), «[…].32»; vertice dx (inchiostro), «NB 5»;
- appena sotto – dx (inchiostro rosso) «N° 5»; a dx (lapis) «1»;
- basso – a dx (lapis), «18 fol»;
- basso – centro (lapis), «Luchesi 5»;
- basso – centro (timbro inchiostro blu), «Fürstlich Thurn und Taxissche/ Hofbibliothek./»
Sinfonia in Re maggiore – D-Rtt Luchesi 4
Frontespizio sul fascicolo/parte strumentale di Violino Secondo: «Sinfonia/ a otto parti/ Del Sig. Andrea Luchesi/ //Violino 2do//».
Sul frontespizio le segnature:
- alto – dx (lapis blu), «[…].32»; vertice dx (inchiostro), «NB 4»;
- appena sotto – dx (inchiostro rosso) «N° 4»; a dx (lapis) «1»;
- basso – a dx (lapis), «18 fol»;
- basso – centro (lapis), «Luchesi 4»;
- basso – centro (timbro inchiostro blu), «Fürstlich Thurn und Taxissche/ Hofbibliothek./»
Seconda filigrana gemella usata verosimilmente dalla cartiera di Alois Stenheuser (o altra cartiera in Algovia) nella fabbricazione di carta in un ciclo produttivo collocabile attorno alla fine degli anni Sessanta
Sinfonia in Do maggiore – D-Rtt Luchesi 3
Frontespizio sul fascicolo/parte strumentale di Basso: «Sinfonia/ a otto parti/ Del Sig. Andrea Luchesi/ //Basso//».
Sul frontespizio le segnature:
- alto – dx (lapis blu), «[…].32»; vertice dx (inchiostro), «NB 3»;
- appena sotto – dx (lapis) «1»;
- appena sotto – dx (inchiostro rosso) «N° 3»;
- basso – a dx (lapis), «18 fol»;
- basso – centro (lapis), «Luchesi 3»;
- basso – centro (timbro inchiostro blu), «Fürstlich Thurn und Taxissche/ Hofbibliothek./»
Sinfonia in Mi maggiore – D-Rtt Luchesi 1
Frontespizio sul fascicolo/parte strumentale di Basso: «Sinfonia/ a otto parti/ Del Sig. Andrea Luchesi/ //Basso//».
Sul frontespizio le segnature:
- alto – dx (lapis blu), «[…].32»; vertice dx (inchiostro), «NB 1»;
- appena sotto – dx (inchiostro rosso) «N° 7»; dx (lapis) «1»;
- basso – centro (lapis), «Luchesi 1»; a dx (lapis), «18 fol»;
- basso – centro (timbro inchiostro blu), «Fürstlich Thurn und Taxissche/ Hofbibliothek./»
Sinfonia in Mi bemolle maggiore – D-Rtt Luchesi 6
Frontespizio sul fascicolo/parte strumentale di Basso: «Sinfonia/ a otto parti/ Del Sig. Andrea Luchesi/ Basso».
Sul frontespizio le segnature:
- alto – dx (lapis blu), «[…].32»; vertice dx (inchiostro), «NB 6»;
- appena sotto – dx (inchiostro rosso) «N° 6»; dx (lapis) «1»;
- basso – dx (lapis), «19 fol»;
- basso – centro (lapis), «Luchesi 6»;
- basso – centro (timbro inchiostro blu), «Fürstlich Thurn und Taxissche/ Hofbibliothek./»

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Sinfonia in Mi bemolle maggiore (fascicolo di violetta), copiata in Germania da copista professionista (A) non identificato
Fürst Thurn und Taxis Hofbibliothek (Regensburg), Musikhandschriften, Luchesi 6

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Sinfonia in Mi bemolle maggiore (fascicolo di Basso), copiata in Germania da copista professionista (B) non identificato
Fürst Thurn und Taxis Hofbibliothek (Regensburg), Musikhandschriften, Luchesi 6

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Sinfonia in Mi bemolle maggiore (fascicolo di Violino Primo), copiata in Germania da copista professionista (B) non identificato
Fürst Thurn und Taxis Hofbibliothek (Regensburg), Musikhandschriften, Luchesi 6
Sinfonia in Mi bemolle maggiore (fascicolo di Basso), copiata in Germania da copista professionista (C) non identificato Fürst Thurn und Taxis Hofbibliothek (Regensburg), Musikhandschriften, Luchesi 6
Sinfonia in Mi bemolle maggiore (fascicolo di Violino Primo), copiata in Germania da copista professionista (B) non identificato
Fürst Thurn und Taxis Hofbibliothek (Regensburg), Musikhandschriften, Luchesi 6
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I testimoni delle sinfonie di Andrea Luchesi presenti nella collezione dei principi Thurn und Taxis forniscono ulteriori indizi a sostegno di una loro provenienza tedesca e, se a Venezia i copisti indicarono le tonalità dei corni attraverso l’esacordo (Elafa e Befa), e a Vienna con le lettere maiuscole (B, Eb, E#), in Germania le indicarono come Dis ed E-Dur. L’intero ciclo di sinfonie si distingue anche per la presenza di duplicati dei fascicoli degli archi, copiati in tutti i testimoni da Copista Professionista Tedesco C; se di primo acchito si potrebbe pensare a una provenienza locale, poiché solitamente copiati in carta STB e IAV/ Wolfeg (diversa dalla IGI), e con rastro di 3 x 3 x 57,5 mm, il fascicolo di Viola della sinfonia in Mi maggiore e il duplicato del Violino I della sinfonia in Re maggiore (copiato in carta IGI), escludono tale ipotesi e assicurano come Copista Professionista Tedesco A, B e C lavorino presso la medesima bottega. Dato che presso questo centro si trovarono gli antigrafi tedeschi delle sinfonie di Luchesi, cercare di stabilire in che luogo fosse potrebbe essere di grande aiuto per capire anche a chi appartenessero.
Nella bottega di copisti professionisti tedesca, con carta prodotta da Johannes Georg Jacob e rigata con rastro 3 x 3 x 57,5 mm e 2 x 5 x 96,5 mm, Copista Professionista Tedesco A e B trassero le parti strumentali della sinfonia in Re maggiore composta da Joseph Touchemoulin (AngT 7), violinista e compositore presso l’orchestra dei principi Thurn und Taxis, giunto a Regensburg nel 1761 dopo aver lasciato l’orchestra di Bonn.[11] I medesimi copisti trassero anche le parti strumentali della sinfonia in Mi bemolle maggiore composta da Johann Christian Bach (WarB C3a), con carta segnata con filigrana STB e rigata con rastro 2 x 5 x 96,5 mm. [12] Nel copiare le parti furono coadiuvati da un altro Copista Professionista Tedesco (D), la cui grafia si ritrova in moltissimi testimoni presenti presso l’archivio dei Thurn und Taxis, tutti scritti in carte tedesche. Questi elementi portano a ritenere che la bottega di copisti presso cui si realizzarono le copie delle sinfonie di Andrea Luchesi, Johann Christian Bach e Joseph Touchemoulin fosse ubicata in Baviera, forse a Monaco o addirittura nella stessa città di Regensburg.
Bibliografia, Documenti e Siti web
Bryan, Paul, Johann Vanhal, Viennese Symphonist. His Life and His Musical Enviroment, Pendragon Press-Stuyvesant, New York, 1997.
Fischer, Stephan Carry, Haydn’s overtures and their adaptations as concert orchestral works, University of Pennsylvania 1985.
Haberkamp, Gertrude, Die Musikhandschriften der Fürstlich Oettingen-Wallerstein’schen Bibliothek Schloß Harburg, in Katalog Bayerische Musiksammlung, München, G. Henle, 1976, vol. III,
Haberkamp, Gertrude, Die Musikhandschriften der Fürst Thurn und Taxis Hofbibliothek Regensburg. Thematischer Katalog, in Katalog Bayerische Musiksammlung, München, G. Henle, 1981, vol. VI.
Mazzucchelli, «La via della carta», a cura di Anna Maria Parodi, Quattro passi fuori porta, Genova, Algraphy, 2014.
Tyson, ALan, Catalogue of watermarks, Critical report, 1992, NMA, Serie X/33Abt. 2
<http://dme.mozarteum.at/DME/nma/nmapub_srch.php?l=2>
Archivio di Stato di Venezia, V Savi alla Mercanzia, B. 465
Répertoire International des Sources Musicales, rism,
<http://www.rism.info/home.html> (2021).
Wasserzeichen-inforationssystem
<https://www.wasserzeichen-online.de>
Cultural Transfer of Musik in Vienna (CTMV)
<https://www.mdw.ac.at/imi/ctmv/ctmv.php?wz=P1A>.
NOTE
[1] Si veda M. Mazzucchelli, La via della carta, in A.M. Parodi (a cura di), Quattro passi fuori porta, Genova, Algraphy, 2014, p. 27. La cartiera genovese Patrone, già attiva nel 1623, era posta lungo il torrente Acquasanta in località Connio.
Cfr. <https://www.wasserzeichen-online.de/wzis/struktur.php?ref=DE0960-Brunetti4N_55r>.
[2] Si veda ASV VSM B. 465 e Terminazione 27 luglio 1767 e 1768. Come indicato nella lista preparata dal podestà di Salò (1767) la ditta Francesco Fondrieschi disponeva di tre cartiere; la prima di esse, posta sul fiume Toscolano e di proprietà della famiglia Delai, il10 dicembre 1772 fu rilevata dalla cartiera Agostino e Fratelli Carattoni (AFC), mentre la seconda, il 28 ottobre 1773, passò al figlio e iniziò a produrre carta per la neonata ditta Giovan Battista Fondrieschi (GFB). Con la cessazione dell’attività della terza cartiera (marzo 1774) si concluse la storia delle carte fabbricate dalla ditta Francesco Fondrieschi e segnate con marca FF|cometa.
[3] Cfr. A. Tyson, Catalogue of watermarks, Critical report, 1992, NMA, Serie X/33Abt. 2, Wasserzeichen 33 – Salisburgo 1774 <http://dme.mozarteum.at/DME/nma/nmapub_srch.php?l=2>;
Cultural Transfer of Musik in Vienna (CTMV), P.26 – Vienna 1772-1773
<http://memoryofpaper.oeaw.ac.at/ctmv/ctmv.php?wz=P39A_m>;
- Bryan, Johann Vanhal, Viennese Symphonist. His Life and His Musical Enviroment, Pendragon Press-Stuyvesant, New York 1997, pp. 430-431, Watermark 16.
[4] Cfr. A. Tyson, Catalogue of watermarks, Critical report, cit., Wasserzeichen 25 – Salisburgo 1771
<http://dme.mozarteum.at/DME/nma/nmapub_srch.php?l=2>;
Cultural Transfer of Musik in Vienna (CTMV), P.56 – Vienna 1774 e P.51 – Vienna 1774-1775
<https://www.mdw.ac.at/imi/ctmv/ctmv.php?wz=P56A> <http://memoryofpaper.oeaw.ac.at/ctmv/ctmv.php?wz=P39A_m> <https://www.mdw.ac.at/imi/ctmv/ctmv.php?wz=P51A>;
- Bryan, Johann Vanhal, Viennese Symphonist. His Life and His Musical Enviroment, cit., p. 421, Watermark 8.
[5] Cfr. A. Tyson, Catalogue of watermarks, Critical report, cit., Wasserzeichen 60 – Vienna 1782
<http://dme.mozarteum.at/DME/nma/nmapub_srch.php?l=2>;
Cultural Transfer of Musik in Vienna (CTMV), P.31, Vienna 1772-1774
<https://memoryofpaper.eu/ctmv/ctmv.php?wz=P31A_m>;
- Bryan, Johann Vanhal, Viennese Symphonist. His Life and His Musical Enviroment, cit., pp. 437-438, Watermark 24.
[6] Cfr. S.C. Fischer, Haydn’s Ouvertures and Theyr adaptations as Concert Orchestral Works, cit., p. 459.
[7] Cfr. A. Tyson, «Catalogue of watermarks, cit., Wasserzeichen 29 – Salisburgo 1772
<http://dme.mozarteum.at/DME/nma/nmapub_srch.php?l=2>
Cultural Transfer of Musik in Vienna (CTMV), P.03 – Vienna 1771-1774
<http://memoryofpaper.oeaw.ac.at/ctmv/ctmv.php?wz=P3A_m>
- Bryan, Johann Vanhal, Viennese Symphonist. His Life and His Musical Enviroment, cit., pp. 427-428, Watermark 14.
[8] Cfr. G. Haberkamp, Die Musikhandschriften der Fürstlich Oettingen-Wallerstein’schen Bibliothek Schloß Harburg in Katalog Bayerische Musiksammlung, München, G. Henle, 1976, vol. III, pp. 249, 259.
[9] Cfr. Cultural Transfer of Musik in Vienna (CTMV), P.19 – Vienna 1772
<https://www.mdw.ac.at/imi/ctmv/ctmv.php?wz=P19A>.
[10] Si vedano G. Haberkamp, Die Musikhandschriften der Fürstlich Oettingen-Wallerstein’schen Bibliothek Schloß Harburg, in Katalog Bayerische Musiksammlung, cit., vol. III, p. 249 (HR 90), e G. Haberkamp, Die Musikhandschriften der Fürst Thurn und Taxis Hofbibliothek Regensburg. Thematischer Katalog, in Katalog Bayerische Musiksammlung, cit., vol. VI, pp. 430, 442 (Rtt 10 e 76). Purtroppo, Haberkamp descrive come diverse quelle che sono indubbiamente le filigrane gemelle adottate dalla ditta che segna le sue carte con il monogramma STB e non SIB. Benché la filigrana adottata dalla ditta non sia quella individuata (4/ STB in cuore), la provenienza delle altre carte e l’uguaglianza del monogramma adottato per contraddistinguere la propria produzione cartaria legittimano fortemente il riferimento alla cartiera Alois Stanheuser.
[11] Cfr. D-Rtt Touchemoulin 7 – rism id. no.: 450011386.
[12] Cfr. D-Rtt Bach 16 – rism id. no.: 450009065.